Chi è Cuperlo, l’ex leader dei giovani comunisti, vicino a D’Alema, contro Renzi- Corriere.it

Chi è Cuperlo, l’ex leader dei giovani comunisti, vicino a D’Alema, contro Renzi- Corriere.it

Chi è Cuperlo, l’ex leader dei giovani comunisti, vicino a D’Alema, contro Renzi- Corriere.it

Author: Franco Stefanoni
Data : 2022-12-24 11:05:36
Dominio: www.corriere.it
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di Franco Stefanoni

Triestino, a lungo deputato, Cuperlo ha rappresentato l’ala sinistra del Pd in contrapposizione alla linea più moderata. Nel 2013 la precedente candidatura a segretario

Giovanni Cuperlo, detto Gianni, triestino, 61 anni, laureato al Dams di Bologna, arriva dalla vecchia guardia del Pci e soprattutto dalle ormai lontane esperienze nella Fgci (Federazione giovanile comunista) e nella Sinistra giovanile di cui è stato segretario negli anni Ottanta e Novanta. Deputato per quattro legislature, Cuperlo ha curato lo scioglimento della stessa Fgci e la nascita della Sinistra giovanile durante la fase di passaggio dal Pci al Pds, di cui sarà membro della direzione, mantenuta con la trasformazione del Pds nei Ds. Nel 1989 Cuperlo ha la stanza da segretario dei comunisti junior al primo piano della sede storica del Pci in via delle Botteghe Oscure. Sul muro la foto di Enrico Berlinguer che l’Unità aveva pubblicato il giorno dopo la sua morte. La caduta del Muro di Berlino è rievocato da Cuperlo come spartiacque della sua azione politica. Diventerà responsabile della comunicazione dei ds fassiniani, poi collaboratore di Massimo D’Alema.

«Dignità e fede laica nelle persone»

Con D’Alema il rapporto di fiducia e intesa è stretto, in particolare quando, a metà anni Novanta, quest’ultimo presiede la Commissione bicamerale per le riforme della seconda parte della Costituzione. Nel 2006, con l’Ulivo, e nel 2007 con l’avvio del Pd di cui è tra i fondatori, con D’Alema Cuperlo rafforza ulteriormente i rapporti, facendo parte della sua corrente interna al partito. La sua posizione politica rimane collocata alla sinistra dei dem. Nel tempo, l’ex leader della Fgci sottolinea l’importanza di «uguaglianza, dignità e fede laica nelle persone», e dell’obiettivo di confluire in un Partito europeo dei democratici e socialisti. Dal punto di vista della politica sociale, Cuperlo è fedele all’idea della necessità di «ridistribuire potere e diritti alle classi sociali più sfavorite», contrastando la «predominanza della cultura liberista».

L’opposizione a Renzi

È del 2013 la candidatura a segretario del Pd, carica poi ottenuta invece alle primarie da Matteo Renzi. Successivamente accetta la proposta del segretario per la presidenza dei dem, salvo poi dimettersi nel 2014 per divergenze con Renzi stesso sulla bozza della legge elettorale. A questo punto Cuperlo va a guidare SinistraDem, corrente di minoranza e opposizione rispetto alla maggioranza renziana, con battaglie contro jobs act, Buona scuola e riforma costituzionale. L’appello di Cuperlo inizialmente è quella di votare no al referendum (no che poi in effetti prevarrà tra i cittadini) anche se all’ultimo svolterà per il sì convinto proprio da Renzi sulla promessa di cambiare la legge elettorale. La spaccatura nel Pd conseguente al fallito esito del referendum costituzionale , che porterà alla scissione e alla formazione di Articolo Uno, tuttavia non lo coinvolgerà. Cuperlo rimane infatti con i dem, rinunciando però a candidarsi alle Politiche del marzo 2018. Alla Camera, con il Pd, vi rientrerà con le elezioni del 25 settembre 2022. Ora la candidatura alla segreteria.

24 dicembre 2022 (modifica il 24 dicembre 2022 | 12:05)

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